Buonsalve!
Ho scritto questo racconto perché penso che a volte una persona apparentemente
gentile e apparentemente ingenua possa anche nascondere una minaccia. Buona
lettura!
La trappola del diavolo
(racconto n.244)
Gli esseri
umani sono davvero molto, molto divertenti. Io sono un demone, un tentatore la
cui missione è quella di portare i mortali verso il decadimento e la
perdizione. In passato il mio lavoro era relativamente semplice. Il finto perbenismo
religioso infatti nascondeva esistenze così perverse e depravate da far perdere
le piume a qualsiasi angelo. Oggi però il mio lavoro è diventato quasi noioso.
Non ho praticamente
bisogno di fare niente per attrarre gli umani dalla nostra parte. Basta solo
una piccola spinta, una minima tentazione ed ecco che si buttano a decine tra
le nostre braccia.
Un giorno mi
si presentò però una sfida davvero affascinante. Si chiamava Claudia ed era di
sicuro una delle poche ragazze davvero pure del ventesimo secolo.
Era
bellissima, dolce e dotata di un’ingenuità davvero affascinante. Mi sarei
divertito davvero molto a sporcarla. Dopo averla studiata attentamente capii
che con lei non potevo usare i soliti trucchetti. Dovevo scendere in campo di
persona. Per questo assunsi l’aspetto del ragazzo ideale e mi presentai da lei.
Iniziai a frequentarla, mostrandomi sempre gentile e rispettoso finché non
arrivò per me il momento di colpire. Dopo sei mesi che ci frequentavamo uscimmo
a festeggiare in un ristorante elegante e raffinato. Le riempii il bicchiere di
champagne e feci in modo che non rimanesse mai senza. Per sicurezza quando andò in bagno aggiunsi
nel bicchiere anche una polverina speciale di mia creazione che avrebbe
aumentato notevolmente l’effetto dell’alcool.
A fine serata era talmente andata da sbarellare pericolosamente sui
tacchi alti.
La feci
salire in macchina e la riaccompagnai fin sotto casa, parcheggiando in modo che
non fossimo troppo in vista. Fu allora che feci la mia mossa. All’inizio fu
solo un bacio che si fece pian piano più intenso e profondo. Lentamente, feci
scivolare una mano dal ginocchio fin sotto la gonna del vestito, accarezzandola
finché non le sfiorai coi polpastrelli l’orlo delle mutandine.
Lei oppose
una lieve resistenza, ma la mancanza di lucidità le impediva di respingermi. In
ogni caso comunque non mi sarei fermato.
Se non fossi riuscito a istigare in lei la lussuria l’avrei portata a
desiderare con tutta se stessa di morire. Ci sarebbe voluto più tempo, ma alla
fine lo avrebbe fatto e per quanto un umano possa essere stato buono e puro in
vita, prima la rabbia e poi il suicidio l’avrebbero comunque fatta diventare mia.
Stavo già pregustando la mia vittoria
quando una stilettata al petto mi fece sobbalzare. Abbassai gli occhi e vidi la
lama benedetta con cui Claudia mi aveva trapassato il petto.
- Sei stato
bravo a nasconderti demone. – disse la ragazza con un ghigno. – In tutti questi
mesi non sono mai stata sicura che fossi tu, ma alla fine ti sei rivelato per
il mostro che sei.
Solo in quel
momento mi resi conto della vera natura della ragazza e capii di essere finito
in una stupida trappola. Quello schifoso angelo mi aveva offerto la preda
perfetta, mi aveva offerto una purezza che mi sarei potuto divertire a sporcare
e contaminare a mio piacimento solo per potermi uccidere. Dovevo immaginare che
non potevano esistere ancora umane così. Ero stato un vero idiota e ne avrei
pagato il prezzo.
1 commenti:
ahahahaahahah troppoooooo divertenteeeeee :D purtroppo anche vera... non ci sono più ragazze buone... che vanno solo in paradiso... ma ragazze cattive... che vanno ovunque!
Sembra il mio diavolo Peppino che non ne combina mai una giusta!!!!
TROPPPOOOOOO DIVERTENTEEEEE AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH
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