Buonsalve!
Non scriverò il perché di questo racconto. Dico solo che non è legato a
qualcosa accaduto a me personalmente, ma… beh chi vuol capir capisca. ^,.,^
Alla faccia delle malelingue!
(racconto n.272)
Clara
lavorava come programmatrice in una grossa azienda che operava in tutto il
mondo. Aveva molti colleghi e colleghe con maggiore esperienza, ma lei si era
sempre distinta per la sua competenza e professionalità.
Purtroppo
l’azienda stava passando un periodo di riassestamento che comportava per loro
maggiore quantità di lavoro stressante e impegnativo da smaltire. Un giorno il
grande capo affidò loro uno di quei lavori noiosi e frustranti di cui, quanto
sembrava nessuno voleva farsi carico.
Senza
sorprenderla minimamente, Malcom, il suo collega più anziano nonché
coordinatore, si presentò da lei. Clara cercò di non ridere nel guardarlo. Era
il classico informatico esile e gracilino con la faccia da topo e i capelli
unti quasi quanto la sua pelle.
- Lo sai che
tocca a te, vero? – disse senza nemmeno salutare, assumendo quella sua aria di
superiorità che le dava sempre sui nervi. – Cerca di sbrigarti con questo lavoro.
Posso immaginare come tu ti sia guadagnata il posto – aggiunse lanciandole
un’occhiata da porco al seno. – ma se vuoi mantenerlo devi fare molto più che
aprire le gambe.
Clara non
rispose, non ne valeva la pena. Quel posto era così, un covo di frustrati che
non faceva che sparlare, sparare giudizi e fare commenti acidi senza provare
minimamente a conoscere sul serio qualcuno. Sembrava quasi che pensassero che
il parlar male di qualcuno o il comportarsi da falsi ipocriti avrebbe in
qualche modo giovato loro. Lei detestava tutto quello, ma il suo lavoro le
piaceva e non avrebbe certo smesso di farlo per quegli idioti.
Per questo
si diede seriamente da fare, restando ben oltre l’orario d’ufficio, arrivando a
farsi bruciare gli occhi per finire il lavoro in tempo e in maniera perfetta.
Il giorno dopo
la consegna vide il grande capo congratularsi con quel bastardo di Malcom per
come aveva gestito il team durante questa fase del lavoro. Lui si prese i
complimenti e, tronfio d’orgoglio, iniziò a vantarsi con gli altri colleghi.
Clara non disse niente. Si rimise al lavoro e si dedicò al prossimo incarico
con la stessa costanza e dedizione del precedente.
All’improvviso
una mail la fece sussultare. Veniva dall’ufficio amministrativo. Quasi le venne
da urlare dalla gioia quando lesse della promozione e del sostanziale aumento
di stipendio che avrebbe avuto. Riuscì a
trattenersi, ma sorrise lanciando un’occhiata a Malcom che stava continuando a
vantarsi per niente. In fondo anche nel loro mestiere era possibile guadagnarsi
il meritato frutto di impegno e fatica. Alla faccia di tutte quelle inutili
malelingue!
1 commenti:
AHAHAHAHAAHAH bellissimo davvero, sei una grande!!!!!!!
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