skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ► 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ▼ 2012 (122)
    • ▼ dicembre (31)
      • L'Albero Sacro
      • L'armaiolo
      • Il frutto della storia
      • Body Change
      • Il Corvo
      • Emozioni impreviste
      • La lettera di Babbo Natale
      • Yule
      • Gara di merendine
      • Aiuto
      • Il pugile
      • La bambina e lo scheletro
      • Il Vetusto Dani
      • L'arazzo
      • Aiuto reciproco
      • Una parte importante
      • Caduta
      • Sincera amicizia
      • Gitana
      • Reazione
      • Consigli da chef
      • Istinto di sopravvivenza
      • Telefilm
      • Il pendolo
      • Il cacciatore di draghi
      • Lo spirito dell'albero
      • Una nuova me stessa
      • Zombie Raperonzolo
      • Il rogo
      • Storia di due opposti
      • Il gatto nero
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

Yule

lunedì 24 dicembre 2012

Buonsalve! Questo racconto è dedicato a chi non ama molto il Natale e a chi il Natale lo celebra con un altro nome. ^,.,^

Yule 
(racconto n.115)

Natalie non aveva mai amato il Natale. L'aveva sempre trovata una festa priva di significato, bella solo per le grosse catene di negozi che vedevano i loro affari triplicarsi in quel periodo. Per questo la vigilia di Natale era solita andarsene da sola per locali, a prendere in giro tutti quelli che sembravano così entusiasti di quello che alla fine non era che un giorno come un altro.
Quel Natale però accadde qualcosa che non avrebbe mai potuto prevedere. Mentre stava osservando una tavolata fin troppo allegra per i suoi gusti, un ragazzo le si avvicinò. Aveva capelli lisci e neri che gli ricadevano sul volto e due occhi che sembravano cristalli di ghiaccio incastonati su un volto terribilmente affascinante.
- Non lo trovi assurdo? - le disse.
Natalie si mise sulla difensiva. - Cosa?
- Che tutta questa gente si affanni tanto per un qualcosa del quale non capisce nemmeno il significato.
Bastarono quelle poche parole a risvegliare il suo interesse. Tre ore dopo si ritrovò nel suo letto, nuda e stretta a quello sconosciuto. Ogni suo bacio, ogni più piccolo gesto, sembravano studiati per darle piacere, un piacere intenso e travolgente in grado di annullare ogni pensiero e ogni dubbio.
Quando si addormentò la sua mente vagò in sogni confusi. Vide popoli del passato celebrare riti pagani antichi quanto il mondo stesso e scorse la magia diffondersi nell'aria di una notte senza stelle illuminata poi da un'esplosione di astri ardenti come fiamme.
Nei suoi sogni viaggiò nel tempo e nello spazio, scoprendo l'intensità  di una notte che lei aveva sempre dato per scontata, considerandola vuota e banale.
In ogni visione lui era sempre presente, quel ragazzo con cui era finita a letto senza nemmeno conoscere il suo nome.
Quando si svegliò lui non era più nel letto. Un pallido sole filtrava appena dalle serrande abbassate. Si alzò piena di una nuova consapevolezza, di una sicurezza che non avrebbe mai pensato di possedere. Non aveva più bisogno di conoscere l’identità del suo amante. Ormai sapeva il suo nome e la sua natura di spirito di una notte magica e potente.
Sapeva che non lo avrebbe rivisto fino al prossimo anno, ma che comunque, alla fine, Yule sarebbe tornato da lei.


Pubblicato da Unknown alle 11:27  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License