skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ► 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ▼ 2012 (122)
    • ▼ dicembre (31)
      • L'Albero Sacro
      • L'armaiolo
      • Il frutto della storia
      • Body Change
      • Il Corvo
      • Emozioni impreviste
      • La lettera di Babbo Natale
      • Yule
      • Gara di merendine
      • Aiuto
      • Il pugile
      • La bambina e lo scheletro
      • Il Vetusto Dani
      • L'arazzo
      • Aiuto reciproco
      • Una parte importante
      • Caduta
      • Sincera amicizia
      • Gitana
      • Reazione
      • Consigli da chef
      • Istinto di sopravvivenza
      • Telefilm
      • Il pendolo
      • Il cacciatore di draghi
      • Lo spirito dell'albero
      • Una nuova me stessa
      • Zombie Raperonzolo
      • Il rogo
      • Storia di due opposti
      • Il gatto nero
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

Il frutto della storia

sabato 29 dicembre 2012

Buonsalve! Questo racconto è nato ieri sera, mentre guardavo One Piece. Chi lo conosce capirà di certo che l'ispirazione è nata dal personaggio di Nico Robin che personalmente ho sempre davvero affascinante.
Bona lettura!


Il frutto della storia
(racconto n.120)


Nicole ricordava di aver sempre amato la storia. Fin da quando era bambina suo padre gli aveva trasmesso l'amore per il passato e per l’antichità. Le sue storie della buona notte raccontavano di paesi lontani e antichi tesori ancora da scoprire, avventure talmente straordinarie da sembrare sogni meravigliosi.
Per questo aveva sempre desiderato diventare archeologa un giorno, contagiata dall'entusiasmo di suo padre, insegnante di storia antica. Aveva iniziato a studiare per raggiungere il proprio obbiettivo fin da piccola. Quando sua madre la portava in libreria, finiva sempre col comprare libri complicati riguardanti le civiltà più antiche del mondo..
Era facile per lei assimilare tutte quelle nozioni, le bastava una sola lettura per ricordarsi date, nomi e luoghi, un dono che sperava di poter sfruttare al meglio per riuscire a raggiungere il suo scopo.
Il suo primo viaggio fu in Grecia. Aveva sedici anni. Ci andò con suo padre che le mostrò della bellezza di quella civiltà così antica e ricca di cultura, insegnandole come solo lui riusciva a fare. Poco dopo quel viaggio però suo padre morì. All'inizio per lei il dolore fu tale che per diverso tempo abbandonò il suo sogno. Non lesse più i suoi libri, né s'interessò più di storia o archeologia. Dopo due anni ormai sembrava che avesse rinunciato del tutto a diventare archeologa quando, il giorno del suo compleanno, non le venne consegnata una lettera di suo padre.
Era un messaggio che lui le aveva lasciato per i suoi diciotto anni. L'aveva scritta prima di partire per la Grecia e l'aveva lasciata a un caro amico con le dovute disposizioni, come se sentisse che presto gli sarebbe successo qualcosa di brutto.
Una frase in particolare fu la scosse nel profondo: "ricorda Nicole, noi siamo il frutto della storia e il seme del nostro futuro. Sta a noi decidere se germogliare o lasciare che il mondo ci appassisca."
Fu quella la frase che l'accompagnò anni dopo quando, dopo aver conseguito la laurea a pieni voti, partì per la sua prima spedizione. Un nuova vita l'aspettava. La sua avventura era solo all'inizio.


Pubblicato da Unknown alle 13:25  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License