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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Il pendolo

sabato 8 dicembre 2012

Buooonsalve! L’idea per questo racconto è nata ieri al Lupo Rosso, ascoltando un ticchettio del quale ancora ignoro l’origine.

Il pendolo
(racconto n.99)

Tic toc tic toc tic toc
Non riuscivo a togliere gli occhi di dosso da quel dannato aggeggio. Continuava a muoversi a ritmo regolare facendomi provare l’irrefrenabile voglia di agguantarlo.
Era da un po’ di giorni che quel grosso orologio era arrivato in casa, portato dalla mia coinquilina che non smetterò mai di odiare per questo. Non mi ha neanche chiesto il permesso! Ha portato quell’obbrobrio nel mio salotto costringendomi a sopportarne la presenza ingombrante e fastidiosa!  All’inizio provai a ignorarlo ma non passò molto prima che il suo continuo ticchettare cominciasse a darmi sui nervi.  Avevo l’impressione che mi ticchettasse nelle orecchie quasi a volersi burlare di me.
Per questo decisi di trovare un modo per fermarlo. Dovevo farlo smettere o non sarei più riuscito a farmi un sonnellino tranquillo. 
Tic toc tic toc tic toc
Dopo il primo mese di convivenza forzata cominciai a dare i primi segni di nervosismo.
Tic toc tic toc tic toc
Al secondo divenni isterico.
Tic toc tic toc tic toc
Al terzo non ce la feci più. Gli saltai letteralmente addosso cercando di fermare quel maledetto pendolo.
Fui sfortunato però perché la mia coinquilina passò in salotto proprio in quel momento.
- Felix, no! Brutto gattaccio scendi!
Mi prese per la collottola e mi allontanò dal mio nemico come se fossi un sacco vuoto. Giurai che me l'avrebbe pagata per quell'affronto.
Fortuna che in quel momento riuscì a trovare il modo di calmarmi. Si mise infatti a guardare il grosso pendolo con aria assorta. - Così é per questo che sei così strano ultimamente.
Miagolai esasperato. Doveva essere davvero un'idiota per non averlo capito prima. In un attimo aprì uno sportellino in coma al pendolo che, dopo che lei ebbe smanettato un pochino, si fermò.
Fu una grandissima vittoria per me! Certo il nemico non era stato cacciato, ma da allora la sua presenza non fu più tanto fastidiosa. Finalmente lo avevo messo a tacere per sempre.


Pubblicato da Unknown alle 13:06  

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