Caduta
(racconto n.106)
Katie non era una ragazza come le altre. Non amava molto
andare a fare shopping, odiava cucinare e mangiava e beveva birra come un
camionista cinquantenne mantenendo comunque una forma fisica invidiabile.
Molti la definivano una ragazza strana, altri semplicemente
l'adoravano per il suo essere un po' maschiaccio. Non avevano idea che lei
fosse molto più
di quello che appariva. Katie infatti aveva un segreto, un segreto che
custodiva gelosamente e che nessuno sospettava minimamente.
C'era solo una persona che non la vedeva di buon occhio. Il
suo nome era Cris, un giovane giornalista suo
ex compagno di liceo.
Cris non si era mai fiato di lei. Aveva la sensazione che
fosse molto pericolosa. Una volta l'aveva vista aggredire e picchiare degli
uomini che avevano avuto la brutta idea di provare ad abbordarla per strada. Li
aveva massacrati di botte senza battere ciglio.
Il ragazzo aveva provato a seguirla diverse volte per capire cosa
nascondesse, ma lei era sempre riuscita a depistarlo.
Solo dopo anni era finalmente riuscito a togliersela di testa
e a rinunciare a quella che era diventata una vera e propria ossessione. Un
giorno però
la vide venirgli incontro dalla parte opposta del marciapiede.
Si bloccò,
deglutendo per il nervosismo. Quando lei alzò lo sguardo nella sua direzione qualcuno
gli urlò
di stare attento. Alzò
lo sguardo e vide dei grossi pezzi di cemento staccarsi da un cornicione sopra
la sua testa. Fu tutta una questione di istanti. Sentì all'improvviso qualcuno
afferrarlo e trascinarlo via e per un attimo ebbe l'impressione che i detriti
si bloccassero, rimanendo sospesi a mezz'aria.
Quando si scosse da quel momento di shock si accorse della
presenza di Katie accanto a lui.
- Sta più
attento la prossima volta. - disse.
Cris rimase a guardarla come un babbeo poi osservò i detriti a terra. Era
come se qualcosa li avesse proiettati lontano da loro.
Tornò
a fissarla e lei allora gli diede un buffetto sulla guancia. - Prego. - disse
per poi rivolgergli un sorrisetto. - E guarda che verrò pure da lontano, ma non
sono pericolosa. Lo divento solo quando devo difendermi.
Se ne andò lasciandolo con la mente piena di domande e un nuovo
desiderio di rivederla.
0 commenti:
Posta un commento