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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Visioni di morte

lunedì 25 febbraio 2013


Buonsalve! Un racconto nato… boh… non so nemmeno bene da dove mi sia venuta l’idea. M sa che ci dovrò meditare un po’ su… O,.,O

Visioni di morte
(racconto n.178)

Dana aveva passato tutta la propria esistenza nascondendosi. Lei aveva sempre avuto paura del suo dono, di una capacità della quale era sempre stata terrorizzata: la capacita di prevedere la morte delle persone destinate a perire in maniera violenta e improvvisa. La prima volta che il suo dono si manifestò fu con sua madre. Aveva solo sei anni. Ricordava ancora bene quel giorno, il momento in cui vide l'ombra della morte alle sue spalle e sentì una voce che le diceva solo "DOMANI".
Il giorno dopo sua madre fu vittima accidentale di un violento scontro a fuoco.
Per anni aveva creduto che fosse stata colpa sua, che in qualche modo le avesse provocato quella disgrazia. Capì cos'é che aveva visto davvero quel giorno solo quando, anni dopo, rivisse la sessa esperienza con alcuni suoi amici che morirono in un incidente stradale esattamente un giorno dopo che le aveva visto l’Ombra alle sua spalle. Da allora cercò di ignorare quel dono voltandosi da un'altra parte ogni volta che vedeva l'ombra nera stagliarsi dietro chi incrociava per strada. Non voleva avere niente a che fare con la morte e non voleva sentirsi colpevole di quelle morti inutili. Ciò che desiderava era solo una vita normale. Un giorno però mentre passava una tranquilla giornata con Tony, il suo ragazzo, vide l'Ombra stagliarsi alle sue spalle, cupa e minacciosa. Deglutì sentendo un brivido lungo la schiena. Se non avesse fatto qualcosa il giorno dopo lui sarebbe morto.
Non poteva permetterlo. Non avrebbe sopportato l'idea di perdere anche lui.
Decise di passare la giornata con lui e di seguirlo nei momenti in cui non potevano stare insieme. Fu mentre lui stava tornando a casa che accadde. Vicino a un palazzo con una facciata in fase di restauro, Dana vide l'Ombra dietro di lui farsi più grande. Era lì che lui sarebbe morto.
Si avvicinò di corsa, sentendosi prendere dal panico. Doveva fare in tempo. Doveva raggiungerlo.
- Tony! - urlò afferrandolo per un braccio.
Lui si voltò, guardandolo con aria perplessa. – Amore, ma cosa....?
In quel momento dei calcinacci caddero dalla facciata in restauro finendo a un passo da lui. Se lei non lo avesse fermato... Se non si fosse trovata lì lo avrebbero di certo colpito e….
Tony deglutì sgranando  gli occhi nel rendersi conto del pericolo appena scampato.
In quel momento Dana vide l'ombra svanire e la voce dentro di lei sussurrò " NON ANCORA". Ce l'aveva fatta. Lo aveva salvato.
La ragazza in quel momento provò un sollievo incredibile. Forse quel dono non era solo una specie di tortura. Forse poteva davvero aiutare qualcuno.
Forse, Tony non era il solo che avrebbe potuto salvare.


Pubblicato da Unknown alle 16:17  

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