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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Occhi di fuoco

sabato 23 febbraio 2013

Buonsalve! Questo racconto è nato perché a volte mi capita di guardarmi allo specchio e di pensare a quante cose sono cambiate nel corso degli anni, di come la vita si sia fatta più dura e complicata. A volte mi manca la persona spensierata che ero un tempo però devo ammettere che, nonostante tutto, sono contenta del percorso fatto fino ad ora.

Occhi di fuoco
(racconto n.176)

Lana era la ragazza più bella del suo liceo. Affascinante e con un fisico da modella, ogni volta che camminava per i corridoi attirava sguardi ammirati su di sè.
Ciò che colpiva di più di lei però era lo sguardo. Aveva degli occhi intensi e penetranti  che sembravano di fuoco. Erano di un castano intenso con pagliuzze dorate che conferivano loro un'aria felina
.Era col sul sguardo che aveva catturato Ethan. Stava camminando per strada e lui gli veniva incontro dalla parte opposta, bello e sicuro di sé.
Aveva alzato gli occhi verso di lui e incrociato il suo sguardo. Lui si voltò verso nella sua direzione nel momento in cui lei gli passò accanto e gli sorrise con gli occhi. Fu un vero colpo di fulmine. Ethan le rivolse la parola con una sicurezza che la colpì immediatamente e da allora furono inseparabili.
Il tempo passò e le cose purtroppo cambiarono.  Ethan e Lana si sposarono ed ebbero un figlio, ma gli anni non furono clementi con la ragazza più bella della scuola. Imprigionata in un lavoro snervante e con una famiglia di cui occuparsi, Lana era ormai una donna stanca e triste.
Amava ancora molto Ethan, ma si chiedeva spesso se avesse fatto le scelte giuste nella vita. Fin da piccola aveva una passione che avrebbe tanto voluto trasformare in qualcosa di più: la passione per la pittura. Lei adorava dipingere, per lei era una forma d'arte che le permetteva di esprimersi e di mostrare che c’era qualcosa anche al di là del suo bell’aspetto. Il matrimonio e la maternità però l'aveva portata a coltivare sempre meno la sua passione. Una notte, mentre suo marito dormiva, si alzò e andò davanti allo specchio del bagno. Cominciò a fissarsi, cercando nel suo sguardo la ragazza di un tempo. Osservò i suoi occhi riflessi, gonfi per la stanchezza. In essi però, Lana ritrovò qualcosa, un'intensità che in passato l'aveva portata a raggiungere i propri risultati senza usare scorciatoie, senza sfruttare il proprio aspetto per ottenere ciò che voleva. Fece un respiro profondo e tornò a fissare il suo riflesso. Non aveva sprecato la sua vita. Aveva fatto solo scelte diverse da quelle che si aspettava da ragazza. Se si impegnava forse avrebbe anche potuto riprendere a dipingere come un tempo Perché infondo si era resa conto che nonostante tutto, per quanto stanchi i suoi stanche e arrossati fossero, i suoi occhi continuavano a bruciare.


Pubblicato da Unknown alle 11:58  

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