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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Evasione

lunedì 4 febbraio 2013

Buonsalve amici! Ho scritto questo racconto perché spesso un po’ di evasione serve sul serio anche solo per non fondere il cervello.

Evasione
(racconto n.157)

Il mondo dall'alto e un qualcosa di tanto insignificante quanto indistinto. Le città e le persone sembrano solo figure lontane incapaci di toccarti. Per questo adoro volare. Per me é come rinascere. Quando le mie braccia si trasformano in ali, le mie ossa diventano più leggere e tutto il mio corpo si ricopre di un bruno piumaggio, io ritorno alla vita, libero come non potrei mai esserlo altrimenti.
Nella mia vita come essere umano mi chiamo Alfred e faccio l'autista per ricchi dirigenti che a malapena si rendono conto che c'é un essere umano a scarrozzarli in giro per il traffico di New York.
La mia vita era una prigione, una scatola metallica con quattro ruote bloccata tra altre scatole di metallo, senza speranza se non quella di finire al più presto l’ennesima, apatica giornata lavorativa.
Poi, mentre aspettavo in macchina l’ennesimo riccone, una zingara si fermò davanti alla mia macchina, la fissò a lungo e bussò al mio finestrino. La ignorai, pensando che volesse chiedermi soldi, lei invece si limitò a mettere una piuma nel piccolo spiraglio aperto del finestrino.
Non so perché ma la presi e la portai a casa. Per quanto sapessi che sarebbe stato meglio buttarla, non potei fare a meno di tenerla con me. Da quella notte io fui in grado di trasformarmi in un falco. La mia mente divenne in grado di staccarsi dal corpo e assumere forma di rapace. Quei voli dello spirito riuscivano a darmi una serenità e una sensazione di completezza che non avrei mai sperato di poter ottenere.
La prima volta pensai fosse solo un sogno, ma quando i miei viaggi cominciarono a ripetersi ogni notte capii che erano qualcosa di più. E se anche fossero stati solo frutto della mia mente, perché rinunciarvi se mi facevano stare così bene anche da sveglio?
Da allora, per sicurezza, cominciai a tenere la piuma come una sorta di reliquia, un tesoro che andava conservato e custodito con cura.
Quello era il segreto per potermi sentire davvero libero. Era una nuova forza per affrontare la mia umana esistenza.


Pubblicato da Unknown alle 17:12  

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