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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Il mondo nella sfera

giovedì 21 febbraio 2013

Buonsalve! Ho scritto questo racconto pensando a come vedono il mondo le statuine all’interno delle sfere di vetro. Non deve essere una vita molto divertente. Buona lettura!

 Il mondo nella sfera
(racconto n.174)

Amile era una fata con maestose ali d'argento e uno splendido abito di raso blue. Per quanto potesse essere bella però era anche davvero molto triste. Amile infatti viveva all'interno di una sfera di vetro, sola e isolata da tutti.
L'unica cosa che poteva fare era guardare ciò che accadeva nella stanza, osservare le vite di quelli che vi entravano senza poter averne una propria. Il suo più grande desiderio era poter volare, vivere delle vere emozioni e... innamorarsi.
Spesso le capitava di ascoltare la ragazza che dormiva parlare al telefono col suo ragazzo.
La vedeva illuminarsi, sorridere ed emozionarsi come a lei non era mai capitato. La invidiava e molto.
Una sera la ragazza portò il ragazzo nella stanza. Si scambiarono sulla porta un bacio lungo e profondo. Lui era davvero bello e i suoi occhi brillavano proprio come quelli della giovane. Per Amile fu un tormento guardarli prima parlare e ridere insieme poi baciarsi e amarsi con una passione e un amore che permeavano la stanza.
La fata pianse una lacrima di cristallo e piegò le ali nascondendosi all'interno di esse. Non voleva vedere più niente di ciò che la circondava. A che serviva osservare ciò che non avrebbe mai potuto avere?
Chiuse gli occhi e si addormentò senza rendersene conto. Quando si svegliò il ragazzo se n'era già andato e la giovane aveva iniziato ad aggirarsi per la stanza radiosa.
All'improvviso le si avvicinò e la fissò per un attimo. – Quanto ti ho ricevuto per regalo pensavo fossi inutile. – le disse. - Adesso però mi sembri la cosa più bella del mondo.
In un attimo l'afferrò e iniziò a scuotere la sfera.
Amile urlò e pianse chiedendosi come mai le toccasse sopportare anche quello.
Quando tutto si fermò però rimase a bocca aperta: una pioggia di scintille luminose danzavano attorno a lei come piccole fiammelle mentre una dolce musica aleggiava nell'aria.
- Prometto che da oggi in po' farò suonare il tuo carillon più spesso. - aggiunse la ragazza riprendendo a girovagare per la stanza, canticchiando la musica che ora avvolgeva ogni cosa.
Il viso di Amile si distese in un sorriso radioso. Aveva vissuto per anni nel mondo isolato della sfera, ma solo in quel momento si rese conto di quanto potesse essere bello.


Pubblicato da Unknown alle 11:14  

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