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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Un gesto di cortesia

giovedì 7 febbraio 2013

Buonsalve amici! Questo racconto l’ho scritto perché sono fortemente convinta che siano i piccoli gesti di gentilezza, quelli che facciamo ogni giorno a persone che incontriamo per caso, che lasciano il segno nel cuore di qualcuno.  Ci tengo a dire che i gesti di gentilezza raccontati nella storia anche se leggermente modificati sono stati fatti davvero. Non importa da chi. Ciò che conta è che sono reali.

Un gesto di cortesia
(racconto n.160)

A volte basta davvero poco per rendere felice qualcuno anche solo un semplice gesto di cortesia, qualcosa che possa, anche se in maniera lieve, rendere più serena la sua giornata. Io osservo spesso gli umani e so quanto questi piccoli gesti possono essere importanti per loro.
Durante la mia esistenza di angelo ho avuto modo di vedere soprattutto quanto essi siano violenti e aggressivi.  Ho osservato il loro egoismo e ne ho avuto paura perché ho capito quanto potesse essere distruttivo. Li odiavo e non potevo fare a meno di chiedermi perché le Divinità Consorti avessero voluto creare esseri tanto meschini e pericolosi.
Poi però venni messo alla prova. Il Dio e la Dea mi chiamarono al loro cospetto e dissero che mi avrebbero dato l'occasione di porre fine all'esistenza dei mortali.
C'era solo una condizione che avrei dovuto rispettare: prima di decidere se sterminarli o meno avrei dovuto passare una settimana sulla terra con loro.
All'inizio fu terribile. Smarrito e spaventato vagai a lungo nei vicoli di una città sudicia dove, senza dimora né soldi vidi il lato più degradato dell'esistenza umana.
Poi però col passare del tempo scorsi anche dell'altro. Vidi una donna offrire una busta a una ragazza alla quale si era rotto il sacchetto della spesa, un signore in posta cedere il proprio posto nella fila a un ragazzo stanco, una giovane salutare con gentilezza un senzatetto dopo avergli portato qualcosa da mangiare e un’altra cedere il passo a una sua coetanea per semplice gentilezza.
Vidi quei piccoli gesti di bontà che facevano parte dell'esistenza umana, che erano parte dell'anima di  persone che in ogni modo cercavano di andare avanti in una vita difficile e piena di incertezze.
Mi resi conto che non ero mai stato in grado di vedere davvero perché osservavo tutto da lontano, con un distacco che non mi permetteva di scorgere la vera natura della loro esistenza. Quella esperienza mi cambiò nel profondo e quando mi presentai al cospetto delle Divinità difesi gli umani con tutto me stesso.
Loro meritavano di continuare a vivere.
Per quei piccoli, ma importanti gesti di generosità, per quelle piccole cose capaci di rendere un po' più belle le esistenza degli altri.  


Pubblicato da Unknown alle 16:34  

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