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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

L'esperimento

giovedì 10 gennaio 2013

Buonsalve! Questo racconto non l’ho propriamente inventato. È stato un sogno che ho fatto circa due notti fa e il finale è il punto esatto in cui mi sono svegliata. Insomma come potevo non scriverlo?
Credo il sogno sia nato dal fatto che quella sera stessa avevo scritto il precedente racconto sul pinguino zombie e che, nel pomeriggio, mi è capitato sott’occhio un articolo secondo il quale alcuni scienziati hanno manipolato il virus dell’influenza aviaria in modo da renderlo altamente contagioso e studiare gli effetti di una possibile pandemia. Per la serie: il mio inconscio non scorda nulla. XD
Ah! Altro piccolo dettaglio: nel sogno tutti i personaggi presenti erano miei amici.

L'esperimento
(racconto n.132)

Guardando quegli esseri, un tempo uomini, Maia si chiese se fosse giusto continuare tutto quello. Creare un virus capace dare il via a una simile pandemia... Un’idea folle tanto quanto l'uomo che adesso stava riempiendo una siringa con quel virus letale.
- Vedrai che non succederà niente. - la rassicurò lui.
All'improvviso una di quelle creature, uno di quei non morti, iniziò a prendere a testate la gabbia di vetro in cui era rinchiuso assieme alle altre cavie.
Maia sussultò nel vedere il vetro incrinarsi.
- Sta tranquilla. - intervenne Vicky, la sua più cara amica. - Non usciranno da lì...
- E se dovessero...
- Non ci riusciranno. - la rassicurò lei per poi tirar fuori dalla tasca il mazzo di chiavi della sua moto.
Maia la guardò storto. - Però vuoi andartene.
Lei le fece la linguaccia e si avviò verso la porta. - Ma smettila e accompagnami al piano di sotto.
Vicky la guidò tra le ampie sale e scalinate del castello inglese in cui vivevano e lavoravano. Maia sperava che l’amica volesse andarsene, ma la ragazza la portò solo nell'ufficio della direttrice.
- Signora ci siamo. - disse Vicky con deferenza. - Stiamo analizzando ogni effetto della pandemia e presto saremo in grado di affrontare qualsiasi possibile minaccia.
La donna dai capelli grigi si limitò a fare un cenno del capo.
Le due ragazze si ritirarono e tornarono verso il laboratorio di ricerca. Quando arrivarono però ciò che videro fu l'inferno. I non morti erano fuggiti e si accanivano sugli scienziati con una fame brutale. Maia riuscì appena a scorgere l'uomo che fino a poco prima l'aveva rassicurata, venire azzannato alla gola da uno di loro.
Terrorizzata, si voltò e afferrò Vicky per la manica, trascinandola via.  Le due si lanciarono verso l'uscita, scendendo le scale di volata. Quando riuscirono ad arrivare alla moto però trovarono uno degli scienziati che stava cercando di rubarla.
Maia strinse i pugni e diede un cazzotto all'uomo facendolo finire a terra. - Muoviamoci. – disse facendo cenno all’amica di salire. - Usciamo da questo casino.


Pubblicato da Unknown alle 13:18  

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