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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Favola

venerdì 18 gennaio 2013

Buonsalve! Questo racconto è nato ieri, durante un incontro che potrebbe portare alla nascita di progetto davvero speciale e che ha proprio a che fare con le favole (non dico ancora niente, ma incrociate le dita per me).

Favola
(racconto n.140)

C'era una volta una fata dei boschi di nome Lilium, protettrice di una foresta incantata al di la delle città degli uomini. Ella  accudiva il bosco e i suoi abitanti come una madre amorevole e tutti la rispettavano come la creatura più bella e saggia sotto la volta degli alberi. Un giorno però la sua casa venne presa di mira da Flame, lo spirito del fuoco. Affamato, Flame iniziò a divorare gli alberi del bosco che la fata tanto amava, lasciando dietro di sé solo cenere e dolore.
La fata allora, vedendo la sofferenza della foresta, andò dallo spirito.
Vestita con un manto d'edera, Lilium parlò allo spirito chiedendogli di fermarsi e di smetterla con di fare scempio degli alberi suoi amici.
- Io sono il fuoco. - rispose lui. - Bruciare é nella mia natura.
- La tua natura é anche di luce e calore. Sta a te scegliere cosa fare della tua esistenza.
Flame però non gli credette. Era impossibile per lui pensare di poter essere diverso. La fata allora creò un magico cerchio di pietre bianche nel quale rinchiuse lo spirito del fuoco. All’inizio lui si dibatté, cercando di liberarsi da quella che considerava una prigione in grado di impedirgli di placare la sua fame.
Nel cerchio magico però col passare del tempo Flame divenne luce per i viandanti e calore per gli animali, nutrendosi del potere della fata che sempre vegliava su di lui.
E così egli si rese conto di poter essere altro, di poter aiutare oltre che divorare e dalle ceneri che si era lasciato alle spalle nacquero nuovi alberi, simbolo della vita e della pace che Lilium aveva riportato nella sua casa.


Pubblicato da Unknown alle 14:30  

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