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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

I pericoli nel cercare lavoro

domenica 27 gennaio 2013

Buonsalve! Questo racconto é ispirato a un fatto realmente accaduto (non a me). Ci tengo a precisare che nomi e luoghi sono tutti inventati, ma che, ahimè, queste cose purtroppo accadono davvero.

I pericoli nel cercare lavoro
(racconto n.149)

Darla sapeva che non bisogna fidarsi troppo degli estranei, ma non avrebbe mai pensato che potesse esistere gente tanto disgustosa.
Da ormai diverso tempo era in cerca di lavoro e finalmente, su un giornale, aveva trovato quello che sembrava essere più adatto a lei.
L'annuncio diceva che  cercavano collaboratori qualificati per un centro ricreativo  che avrebbe dovuto aprire di lì a poche settimane. 
La ragazza sapeva di avere tutte le carte in regola per quel lavoro così decise di provare a  mandare il suo curriculum. Non ci volle molto prima che venisse contattata per un colloquio privato.
Il centro ricreativo sarebbe stato aperto in una bella villa nella periferia di Roma e lì si sarebbe svolto anche il colloquio con Tiziano, il presunto responsabile del progetto.
A Darla quell'uomo piacente di circa cinquant'anni diede dapprima l'impressione di essere una persona calma e tranquilla.
C'era però qualcosa che non andava. Non le piaceva stare da sola con lui in quella villa vuota. All'improvviso, mentre stavano parlando del progetto, Tiziano si avvicinò perplesso. - Cos'hai? Mi sembri nervosa.
Lei scosse la testa sentendo crescere la propria agitazione. - Non é niente. Credo di essere solo un po' stanca. 
L'uomo le sorrise piacente. - Dai lasciati fare un massaggio. Vedrai che così ti rilassi.
La ragazza si ritrovò le sue mani sulle spalle senza avere nemmeno il tempo di protestare. Paralizzata dalla paura, rimase immobile finché non lo sentì intrufolarsi sotto la maglietta. A quel punto scattò in piedi e colpì l'uomo al viso con tutta la forza che aveva.
- Ma che cazzo fai? - ringhiò lui stordito.
- Chiamo la polizia ecco cosa faccio! - rispose lei già sulla porta della villa. Raggiunse la strada in un attimo in modo da essere circondata da più gente possibile e chiamò i Carabinieri. Poco tempo dopo si scoprì che l'uomo aveva usato lo stesso approccio con altre sei ragazze. 
Darla, sconvolta da quella esperienza, da allora fu molto più cauta nel fissare colloqui di lavoro. Aveva imparato una brutta lezione in un modo orribile.

Pubblicato da Unknown alle 11:35  

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