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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Il colloquio

giovedì 3 gennaio 2013


Buonsalve! In questi ultimi racconti sto parlando molto di demoni e creature oscure... Si vede che mi sta tornando il buonumore ^,.,^

Il colloquio
(racconto n.125)

Darla era nervosa. Quello per lei era il colloquio decisivo e sapeva che non avrebbe avuto altre possibilità per ottenere l’incarico dei suoi sogni.
Se ne stava seduta su una sedia agitando le gambe nervosamente, in attesa che il suo esaminatore arrivasse. Quando questi entrò, si alzò in piedi salutandolo con un leggero inchino.  L'uomo la osservò con sguardo affilato e si sedette a un tavolo, unico mobile della stanza dalle pareti grigie.
- Bene signorina. - iniziò. - Mi parli delle sue precedenti esperienze.
Darla fece un respiro. Si era preparata tutta la vita per quello ed era assolutamente certa delle sue potenzialità. - Ho iniziato a lavorare quando avevo sedici anni. Adescavo gli uomini con il mio fascino e li facevo crollare ubriachi prima che potessero mettermi le mani addosso. Certo ogni tanto alcuni resistevano e mi toccava passare la notte con loro, ma alla fine tutti finivano con l’addormentarsi permettendomi di svignarmela con i loro portafogli e tutto quello che avevano di valore.
- Un talento precoce. - disse l'esaminatore con un ghigno.
- Che spero di aver sviluppato al meglio nel corso degli anni.
L'uomo esaminò il suo fascicolo e fece un fischio di approvazione. - A quanto pare i furti sono diventati omicidi al compimento dei suoi trent'anni.
Darla fece un cenno di assenso. - Ero incappata in un tipo a cui piacevano dei giochetti un po' troppo perversi per i miei gusti. Gli ho infilato un coltello là dove lui avrebbe voluto infilarmi i suoi strumenti e l'ho guardato morire dissanguato. É stato il mio primo omicidio, ma di  certo non l'ultimo e non il più divertente.
L'esaminatore chiuse con uno scatto il suo fascicolo e si alzò. – Non credo di aver bisogno di sapere altro.  Complimenti signorina - disse porgendole la mano - lei avrà le sue ali.
Quando Darla gli strinse la mano sentì una scarica di energia attraversarle tutto il corpo. Grosse ali nere le lacerarono la schiena sprizzando di sangue la parete alle sue spalle.  Ali a membrana, ali di demone.
Le ali che si era conquistata nella sua precedente vita mortale.



Pubblicato da Unknown alle 14:24  

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