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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Come acqua di mare

martedì 29 gennaio 2013

Buonsalve! Questo racconto è nato ieri, mentre me ne stavo immersa in una piscina termale all’aperto nella quale era possibile ascoltare sott'acqua della bellissima musica (si lo so sono viziosa XD). Spero vi piaccia! ^,.,^

Come acqua di mare
(racconto n.151)

Amarine adorava l'acqua, era l’elemento nel quale si sentiva maggiormente a suo agio. Se c'era una cosa che amava era stare immersa per ore e perdersi completamente nelle bellissime sensazioni che l’acqua le trasmetteva.
Quel giorno, il suo ultimo giorno, si era rifugiata come sempre sulla spiaggia poco distante da casa sua e si era tuffata in mare. Era ormai quasi un’ora che se ne stava a mollo, facendo il morto a galla. Aveva la mente sgombra, rilassata, davanti a sé vedeva solo l'azzurro limpido del cielo.
Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dalla musica che le pareva di percepire  nell'acqua. Era come il suono di un pianoforte, dolce e armonioso, capace di cullarla e confortarla, di trascinarla via dallo schifo di vita a cui era costretta ogni giorno.
In quel momento riuscì a dimenticare suo padre, violento e alcolizzato, la madre debole e sottomessa, le umiliazioni che era costretta a sopportare ogni giorno a scuola.
Le continue e disgustose attenzioni del suo insegnante di italiano.
Da tanto tempo aveva sperato di poter fuggire, di perdersi per sempre nell'acqua che tanto amava. In quel momento lo desiderò con tutto il cuore e tutta l'anima.
E proprio allora, mentre si trovava immersa in quell'azzurro così limpido e meraviglioso, ebbe la bellissima sensazione di stare pian piano scomparendo.
All'inizio fu solo un piacevole torpore sulla punta delle dita. Le sentì dissolversi, svanire nel mare e diventare parte di esso.  Pian piano le sue mani e le sue braccia divennero spuma e il suo corpo quell’acqua salata che fino a poco prima le lambiva la pelle.
In quel momento, Amarine divenne il mare che tanto aveva amato.
E nella spuma e nell'acqua ella viaggiò per il mondo, vedendo luoghi, persone e mondi sommersi a lei sconosciuti.
Ella divenne così uno spirito del mare, bellissima e libera, finalmente lontana dalle brutture della sua vita passata. Si dice che a volte, se si presta la dovuta attenzione la sua voce possa ancora essere udita da chi ama davvero il mare, una musica dolce e armoniosa nelle profondità degli oceani per tutti coloro che sanno ascoltarla.


Pubblicato da Unknown alle 13:54  

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