Buonsalve! Come di certo tutti voi saprete ultimamente è uscito lo Hobbit al cinema e,ovviamente mi son fiondata subito a vederlo. Sapee, le opere di Tolkien per me hanno un significato importante. Fanno riemergere in me quella piccola vena di follia che mi faceva stare sveglia fino alle 4 del mattino a scrivere, che mi ha portato a disegnare mappe del mio primissimo romanzo e a creare tre lingue solo per vedere se ero in grado di farlo. Insomma quella parte di me che mi ha portato a scrivere questo blog e che mi spinge a fare ciò che faccio non per guadagno o per successo, ma per pura e semplice passione che purtroppo a volte le difficoltà di ogni giorno mi portano a reprimere, ma alla quale so di dovermi aggrappare per non mollare mai. Questo racconto é scritto con la speranza che tutti voi possiate trovare qualcosa che possa far riemergere quella pare speciale di voi stetti.
Una parte importante
(racconto n.107)
Diana si sentiva molto sola. Anche se era sempre circondata da molti amici aveva l’impressione che in qualche modo loro non fossero in grado di raggiungerla. Aveva ottenuto molte cose nella vita: un lavoro soddisfacente, un ragazzo che l’amava, una bella casa eppure aveva l’impressione che tutto stesse andando a rotoli. Il lavoro si stava facendo sempre più difficile e la crisi stava rischiando di mandare tutto a rotoli.
C’erano volte in cui l’ansia diventava così insostenibile che avrebbe solo voluto piangere e sparire per un po’. Neanche al suo ragazzo riusciva a confidare questa sua tristezza, l’orribile sensazione di essere solo un fallimento e un peso per quelli che le stavano vicino. Continuava a sentirsi triste e inadeguata. Era una persona che aveva sempre sognato di volare lontano, certa di poter affrontare qualsiasi cosa con determinazione eppure in quel momento il mondo sembrava aver avuto la meglio sulla sua passione.
Per giorni continuò a cercare disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa che la facesse tornare a sperare. Poi un giorno trovò un libro.
Tra le pile di romanzo che aveva sparsi per casa, ritrovò un piccolo volume, una favola che leggeva spesso quando era piccola. Quella sera stessa si mise a letto, con solo una piccola luce a illuminare la stanza e iniziò a leggere.
Non smise fino a quando non arrivò all’ultima pagina. Quando chiuse il libro si sentì stranamente più leggera. Immergersi di nuovo in quella storia aveva risvegliato qualcosa in lei, una parte della sua anima che era stata soffocata dal cinismo e dalle difficoltà della vita.
In quel momento sentì riemerge quella follia che l’aveva portata a fare grandi sogni il, che l’aveva spinta a rischiare tutto e a partire alla conquista del mondo. Quella sera si addormentò con il sorriso sulle labbra.
Finalmente aveva ritrovato una parte di sé che credeva perduta. La parte più importante del suo cuore che non avrebbe mai più dimenticato.
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