Buonsalve! Questo racconto é nato ieri pomeriggio, ripensando a un
vecchio gioco chiamato "Medievil". Lo conoscete?
La bambina e lo scheletro
(racconto n.101)
La piccola Marta e Jim erano amici da tre anni e passavano la
maggior parte del loro tempo insieme. Il fatto che Jim fosse uno scheletro
morto da circa duecento anni non aveva importanza. Si volevano bene e si erano
sempre sostenuti a vicenda fin dal loro primo incontro avvenuto in un cupo
giorno di fine novembre.
Marta stava tornando a casa da scuola. Era sola e molto
triste. Veniva sempre presa in giro dai compagni, non aveva amici e spesso i
bulli arrivavano a seguirla lungo la via del ritorno per maltrattarla e
malmenarla.
Quel giorno, per evitare i soliti teppisti, aveva preso la
strada più
lunga ed era finita col passare accanto all'antico cimitero ai margini del suo
quartiere.
Tremante e infreddolita, si guardava attorno sperando di non
incontrare nessuno, quando all'improvviso due ragazzi che frequentavano la sua
stessa scuola emersero da alcuni cespugli.
- Ma guarda chi c'é!
- sghignazzò
uno di loro. - La quattr'occhi fifona! Dimmi mocciosa, hai ancora paura della
tua ombra?
Iniziarono a
spintonarla, ridendo ogni volta che lei li supplicava di smetterla quando
all'improvviso qualcosa li colpì
in testa.
Si guardarono attorno finché non videro Jim. Stringeva nella mano ossuta
il suo stesso braccio che brandiva come un lungo bastone.
I due sgranarono gli occhi e in un attimo se la diedero a
gambe, correndo. Appena se ne furono
andati, lo scheletro si rintanò
nell'ombra del cimitero. Marta lo seguì
chiedendogli di aspettare.
Jim si bloccò,
ma rimase per un alcuni secondi nascosto nell’ombra.
- Volevo solo ringraziarti. - disse la bambina.
Jim alzò
timidamente la testa. - Non hai paura di me?
La piccola fece spallucce. - Mi hai aiutata. Perché dovrei averne?
- Perché
sono uno scheletro. - continuò
lui.
- Ma sei uno scheletro buono.
Quelle parole sorpresero davvero molto Jim che si fece avanti.
- Io... Io sono Jim.
- Marta. - si presentò
lei. - Grazie per avermi aiutata.
Da allora i due si videro tutti i giorni, aiutandosi a vicenda e
sostenendosi come veri amici.
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