Buonsalve! Un racconto che mi è venuto in mente iniziando a vedere ieri
il film “Operazione
Valchiria”. Non ho visto tutto il film (ho optato per
altro), ma almeno è
stato utile ;) Buona lettura!
Un buon soldato
(racconto n.276)
Un soldato deve obbedire sempre e comunque senza fare domande
o avere esitazioni. Questa é
una regola che s'impara fin dal primo giorno, dal primo momento in cui si mette
la propria vita al servizio del tuo paese.
James si era arruolato quando aveva ventidue anni. Era sempre
stato un ottimo soldato. La sua prestanza fisica faceva di lui un bravo
combattente mentre il suo acume e la sua forza di volontà lo avevano reso anche
un eccellente stratega e un valido compagno per gli altri soldati. Si era
sempre impegnato al massimo, orgoglioso di ciò che faceva e di ogni missione a chi
veniva assegnato e che svolgeva con efficienza e precisione.
Un giorno mentre era in missione all'estero, il suo reparto
ricevette l'ordine di stanare un gruppo sovversivo in un piccolo villaggio
isolato sulle montagne.
Furono rapidi ed efficienti. In pochi minuti avevano
rastrellato il villaggio da cima a fondo e riunito i pochi abitanti nel centro
del villaggio.
James osservò
il suo comandante interrogare uno a uno uomini, donne e bambini. Non scoprirono
niente sul loro obbiettivo. Il comandante era furioso. Voleva a tutti i costi dei
risultati e arrivò
a dare a tutti gli abitanti dei terroristi sovversivi ordinando un'esecuzione
sommaria.
Per la prima volta in vita sua, James ebbe un cedimento. Si
trovò
a non essere d'accordo con un ordine ricevuto, a sentire il bisogno di opporsi
ad esso.
Spazientito, il comandante ripeté l'ordine. James allora si portò con alcuni suoi
compagni davanti al primo gruppo di civili, stringendo forte il proprio fucile.
Non ci riuscì.
Quando arrivò
il momento di mirare non riuscì
a farlo. Si oppose mettendosi tra i suoi compagni e i civili.
Il comandante allora si fece avanti, stringendo la propria
arma.
James non sentì
niente. La pallottola gli trapassò
il cranio così
in fretta che ebbe appena il tempo di avere paura. La sua morte però non fu inutile. Grazie
a quel gesto infatti i suoi compagni trovarono la forza di ribellarsi e fermare
il comandante impazzito, arrestandolo e riportandolo al comando assieme al
cadavere del loro amico.
James aveva combattuto a lungo ed era morto facendo ciò che aveva sempre
desiderato: salvare vite seguendo sempre e comunque la propria coscienza.
Perché l'obbedienza può fare di un uomo un buon soldato, ma non
sempre essa fa di un soldato un uomo buono.
1 commenti:
Bellissimo e tremendamente vero... :D
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