Buonsalve!
Un racconto ispirato al “mito” dell’area 51. Dite che lì li tengono davvero gli
alieni? XD
Non sapeva
come si fosse ritrovato lì, solo in mezzo al deserto. Che fine avevano fatto i
suoi compagni? Che cos’era accaduto?
Quando aveva aperto gli occhi si era ritrovato riverso a terra con
metà del visto completamente sporco di sangue. Si era alzato e aveva iniziato a vagare senza
meta cercando di ricordare cosa gli fosse successo. All'improvviso ricordò le risate e le
parole scambiate con i suoi amici durante l’inizio del loro viaggio. Erano così
entusiasti di poter partire per quell’avventura che avrebbe permesso loro di
entrare in contatto con civiltà nuove e affascinanti. Dov’erano loro? Erano
riusciti a sopravvivere?
Alzò gli
occhi al cielo limpido e all’improvviso un nuovo lampo di memoria gli riportò
alla mente quell’ultimo momento. Erano quasi arrivati a destinazione quando all’improvviso
il loro velivolo iniziò a sussultare. Un
botto improvviso, uno squarcio nello scavo ed ecco che il mezzo iniziò una
brusca picchiata fino a schiantarsi. Iniziò a gemere e a piangere, terrorizzato
dall’idea che i suoi compagni potessero essere morti. All’improvviso dei rombi
in lontananza attirarono la sua attenzione. Alcuni mezzi pesanti superarono le
dune e lo circondarono. Terrorizzato, si guardò attorno mettendosi sulla
difensiva. Era però troppo debole per
riuscire a difendersi dalle creature bipedi che uscirono da quelle strane
macchine. Quegli esseri gli lanciarono addosso pesanti reti di metallo e lo
stordirono con forti scariche elettriche senza che lui potesse opporre
resistenza.
Ormai allo
stremo, si accasciò a terra e osservò inerme quegli essersi stringersi attorno
a lui.
Il
traduttore universale che aveva impiantato nella corteccia cerebrale si azionò
nel momento in cui uno di loro si portò alla bocca quella che sembrava essere
un’antiquata trasmittente.
- Ne abbiamo
trovato un altro. – disse la creatura. – Sì… Nevada… stessa area del
deserto… Questa volta però abbiamo una svolta: ne
abbiamo trovato uno vivo.
Nel capire
quelle parole, non riuscì a trattenere
un gemito di dolore. I suoi compagni erano morti e lui era solo, prigioniero e
inerme in quell’ostile pianeta alieno.
1 commenti:
Da vecchio infognato di fantascienza, da trekker accanito e da X-philer impenitente e non pentito, ti dico solo una cosa... GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
ma nooooo, cosa vuoi che ci sia nel deserto del Nevada? ma l'ultimo film di Indiana Jones non t'h proprio insegnato nulla?
Non c'è assolutamente niente (di buono).
E' tutto conservato in un'area nascosta del pentagono, dove sono stati inoltre trasportati tutti i reperti fino a questo momento reperiti, compreso l'unico contatto alieno su suolo italico avvenuto ancora ai tempi di Giulio Cesare, come riportato nel "De bello gallico".
Ah ovviamente Roswell è solo fumo negli occhi, un classico esempio di falsa bandiera, per mescolare le carte in tavola del primo contatto alieno stabilito dal geniale Nikola Tesla :D
ma davvero non le sapevi sti segreti di Pulcinella? ahhhh cara ragazza, regina dei demoni sicuramente, ma fantascientifica, lascia fare all'Astrofilosofo tuo amico, mia dolce Scully :D
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