Buonsalve!
Un racconto su come a volte è necessaria una grande forza di volontà per
riuscire a raggiungere un obbiettivo, fregandosene di chi cerca d ostacolarci
ma allo stesso tempo cercando di fare sempre la cosa giusta in ogni caso.
Quasi impossibile
(racconto n.297)
“Pensi
davvero di poterci riuscire? Tu fallirai. Non avrai che delusioni e amarezza se
continuerai su questa strada.” Calies si era sentita dire cose del genere fin
da quando aveva deciso di entrare
all’Accademia per apprendere le arti magiche.
Il solo
fatto che si fosse presentata ai test di idoneità aveva suscitato grandissimo
scalpore. Nessuna donna lo aveva mai fatto prima eppure lei era risultata
essere la più dotata della sessione. Il suo percorso di studi non era stato
facile soprattutto perché né gli insegnanti né tanto meno gli altri allievi le
avevano reso le cose semplici. C’era un insegnante in particolare che aveva
cercato ostacolarla in tutti i modi. Era il responsabile del suo corso, troppo
vecchio per accettare anche solo l’idea che una donna potesse far parte
dell’Accademia. Per questo forse non aveva fatto che umiliarla durante tutti
gli anni di studi, enfatizzando ogni più piccolo errore e dando scarso valore
ai suoi successi.
La sua
reticenza era il motivo per cui non era stata mai considerata al di sopra della
media generale. Poi arrivarono i test
finali, superati i quali sarebbe finalmente stata considerata da tutti la prima
Maga del regno.
Quando si
trovò faccia a faccia col suo insegnate, capì immediatamente che lui non le
avrebbe mai permesso di superare quelle prove. Non importava. Avrebbe dato il
meglio di sé in ogni caso. Come
previsto, l’uomo non fece altro che mettere in risalto i sui errori e
incastrarla con trabocchetti di ogni tipo. Poi però accadde qualcosa: mentre le
stava per comunicare il suo fallimento, il vecchio si portò una mano al petto e
iniziò a sputare sangue. Calies lo guardò sgomenta accasciarsi davanti ai suoi
occhi. Le grida attorno a lei si fecero sempre più alte, ma la ragazza non si
lasciò distrare. Diploma o meno, lei era una Maga e poteva fare qualcosa. Si
avvicinò al vecchio che all’inizio provò a scacciarla, ma lei impose con
determinazione le mani su di lui e si appellò alla magia.
Tutti videro
una luce sprigionarsi dalla mano della ragazza e l’insegnante esalare il suo
ultimo respiro. Ci furono diversi secondi di tensione poi il vecchio boccheggiò
e ricominciò a respirare. Le urla che si levarono attorno a Calies la fecero
sussultare. Ce l’aveva fatta. Aveva salvato quell’uomo e nessuno avrebbe più
potuto mettere in discussione il suo diritto di essere chiamata “Maga”.
In un modo o
nell’altro era riuscita a fare l’impossibile.
1 commenti:
E mai dimenticarsi di tentare sempre l'impossibile... ci pensa appunto la vita, come hai sapientemente descritto, a fare di tutto per tarpare le ali... bravissima! Un bel racconto... fantasy d'impegno femminista.
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