Buoooooooooooonsalve!
Ecco qui un raccontino narrato dal punto di vista di uno zombie appena risorto
partendo dall’idea che i non-morti al risveglio conservino la loro memoria
umana finché la fame non prende il sopravvento.
Maledizione!
Sono vicini, troppo vicini!
Riesco a
sentire il loro odore! So che è una trappola, ma… è così invitante! Ho fame! Ho
così tanta fame!
Vorrei poter
azzannare la loro carne, sentirne il sapore mentre soddisfo questo bisogno
ormai impellente.
Se cedo però loro mi prenderanno. Si avventeranno
su di me e mi faranno saltare le cervella.
Avrei finito di vivere una volta per...
Avrei finito di vivere una volta per...
Vivere? No,
non vivere. Esistere? Nemmeno.
Questa non
può essere una vita, non può essere nulla se non un atto contro l’esistenza
stessa.
Io sono
morto, lo ricordo bene.
Ricordo di
aver avuto un incidente. Stavo guidando
lungo una strada di montagna. Era buio e al'esterno faceva molto freddo. Il tepore del
riscaldamento mi avvolgeva, immergendomi in un piacevole torpore.
Ho chiuso
gli occhi per un solo, brevissimo istante. Poi ho visto una prete di roccia
venirmi incontro.
Adesso che
mi sono risvegliato, la mia mente è confusa.
Non riesco a
ricordare bene molti dettagli della mia vita. L’unica
cosa che so è che devo scappare o gli esseri umani mi troveranno e mi
uccideranno.
Sono una
minaccia per loro, una minaccia di cui devono sbarazzarsi.
Ma questa
fame… Sta prendendo il sopravvento…
Non riesco
più a ragionare lucidamente…
I ricordi… i
miei ricordi stanno scivolando via…
C’è solo lei…
la fame…
No! Li
sento. Stanno arrivando. Devo correre e trovare un nascondiglio finché… finché
io…
Corro, le
strade devastate sono solo un ammasso di macerie e degrado.
Poi all’improvviso
mi blocco. Un’orda di non morti si staglia di fronte a me, affamata. Sorrido e
mi avvicino a loro barcollando.
Faccio loro
dei segni e li guido verso il gruppo di umani che mi sta dando la caccia. Grazie
a loro placherò la mia fame. Ormai non c’è che quello…
I miei
ricordi sono perduti e con essi il mio io.
Un solo
pensiero sta prendendo il controllo, una sola parola: fame.
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