Buonsalve! Un racconto nato… boh… non so nemmeno bene da dove mi
sia venuta l’idea. M sa che ci dovrò meditare un po’ su… O,.,O
Visioni di morte
(racconto n.178)
Dana aveva passato tutta la propria esistenza nascondendosi. Lei
aveva sempre avuto paura del suo dono, di una capacità della quale era sempre
stata terrorizzata: la capacita di prevedere la morte delle persone destinate a
perire in maniera violenta e improvvisa. La prima volta che il suo dono si
manifestò fu con sua madre. Aveva solo sei anni. Ricordava ancora bene quel
giorno, il momento in cui vide l'ombra della morte alle sue spalle e sentì una
voce che le diceva solo "DOMANI".
Il giorno dopo sua madre fu vittima accidentale di un violento
scontro a fuoco.
Per anni aveva creduto che fosse stata colpa sua, che in qualche
modo le avesse provocato quella disgrazia. Capì cos'é che aveva visto davvero
quel giorno solo quando, anni dopo, rivisse la sessa esperienza con alcuni suoi
amici che morirono in un incidente stradale esattamente un giorno dopo che le
aveva visto l’Ombra alle sua spalle. Da allora cercò di ignorare quel dono
voltandosi da un'altra parte ogni volta che vedeva l'ombra nera stagliarsi
dietro chi incrociava per strada. Non voleva avere niente a che fare con la
morte e non voleva sentirsi colpevole di quelle morti inutili. Ciò che desiderava
era solo una vita normale. Un giorno però mentre passava una tranquilla
giornata con Tony, il suo ragazzo, vide l'Ombra stagliarsi alle sue spalle,
cupa e minacciosa. Deglutì sentendo un brivido lungo la schiena. Se non avesse
fatto qualcosa il giorno dopo lui sarebbe morto.
Non poteva permetterlo. Non avrebbe sopportato l'idea di
perdere anche lui.
Decise di passare la giornata con lui e di seguirlo nei
momenti in cui non potevano stare insieme. Fu mentre lui stava tornando a casa
che accadde. Vicino a un palazzo con una facciata in fase di restauro, Dana
vide l'Ombra dietro di lui farsi più
grande. Era lì
che lui sarebbe morto.
Si avvicinò
di corsa, sentendosi prendere dal panico. Doveva fare in tempo. Doveva
raggiungerlo.
- Tony! - urlò
afferrandolo per un braccio.
Lui si voltò,
guardandolo con aria perplessa. –
Amore, ma cosa....?
In quel momento dei calcinacci caddero dalla facciata in
restauro finendo a un passo da lui. Se lei non lo avesse fermato... Se non si
fosse trovata lì
lo avrebbero di certo colpito e….
Tony deglutì
sgranando gli occhi nel rendersi conto
del pericolo appena scampato.
In quel momento Dana vide l'ombra svanire e la voce dentro di
lei sussurrò
" NON ANCORA". Ce l'aveva fatta. Lo aveva salvato.
La ragazza in quel momento provò un sollievo incredibile. Forse quel
dono non era solo una specie di tortura. Forse poteva davvero aiutare qualcuno.
Forse, Tony non era il solo che avrebbe potuto salvare.
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