Buonsalve! Questo racconto mi è venuto in mente perché ieri su Italia1 hanno fatto uno dei film della Mummia, il terzo per la precisione. Non l’ho visto, ma ho
sfruttato l’ispirazione
del momento per creare questa storia dicendomi: ma chi lo ha deciso che le
mummie devono essere per forza cattive?
I pensieri nel sarcofago
(racconto n. 155)
Hank non ricordava quanto tempo avesse passato disteso, in un
antro buio dove non passava né
luce né
aria. All'inizio era stato straziante. Non immaginava di poter resistere in
quella tomba per tanto tempo. All'inizio aveva provato una rabbia cieca e il
desiderio di vendicarsi era diventato quasi un'ossessione. Poi però si era abituato alla
sua condizione e alla fine aveva cominciato a trovare quel posto davvero molto
piacevole.
C'era umidità
é
vero, ma infondo non avrebbe certo iniziato a soffrire di reumatismi per quello.
Aveva passato quella fase ormai da tempo.
Ciò
che amava di più
di quel posto erano la calma e il silenzio. Non si sentiva un'anima all'esterno
a parte quelle di coloro che avevano subito la sua stessa sorte, ma erano anime
inferiori il che voleva dire che non c'era niente e nessuno in grado di
disturbarlo.
Poteva riposare e passare ore e ore a riflettere sul mondo e
sulla vita…
e sulla fine di essa. Col tempo aveva capito che l'odio e il desiderio di
vendetta non avevano alcun senso, non in un'esistenza come la sua. Poteva fare
di meglio del pensare di continuo a come sventrare qualcuno o dell’escogitare per la
vittima del suo odio innumerevoli metodi di tortura, immaginandone sempre di
nuovi e di sempre più
violenti e terribili.
Quello che doveva fare era dimenticare e trovare il modo di
godersi i momenti che avrebbe avuto una volta uscito. Se avesse ottenuto una
seconda occasione se la sarebbe goduta fino in fondo. I secoli passarono e lui alla fine riuscì a raggiungere una calma
e una consapevolezza nuovi. All'improvviso però uno spiraglio. La sua tomba si aprì e la luce lo
avvolse. Dopo i primi momenti di
smarrimento si accorse che c'era una ragazza davanti a lei che lo guardava
spaventata.
Hank allora si scosse e barcollò verso di lei con le braccia tese.
Voleva abbracciarla e ringraziarla per averlo liberato.
Lei però
urlò
e un uomo si lanciò
verso di lui troncandogli la testa di netto con una grossa scimitarra.
Quando la sua testa rotolò per terra, Hank vide il proprio corpo
scheletrico avvolto da bende. Non era certo ridotto bene. Era normale che la
ragazza si fosse spaventata. Beh avrebbe ritentato. Infondo anche una mummia
poteva essere in grado di socializzare.
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