Buonsalve amici! Questo racconto l’ho scritto perché sono fortemente
convinta che siano i piccoli gesti di gentilezza, quelli che facciamo ogni
giorno a persone che incontriamo per caso, che lasciano il segno nel cuore di
qualcuno. Ci tengo a dire che i gesti di
gentilezza raccontati nella storia anche se leggermente modificati sono stati
fatti davvero. Non importa da chi. Ciò
che conta è
che sono reali.
A volte basta davvero poco per rendere felice qualcuno anche
solo un semplice gesto di cortesia, qualcosa che possa, anche se in maniera
lieve, rendere più
serena la sua giornata. Io osservo spesso gli umani e so quanto questi piccoli
gesti possono essere importanti per loro.
Durante la mia esistenza di angelo ho avuto modo di vedere soprattutto
quanto essi siano violenti e aggressivi.
Ho osservato il loro egoismo e ne ho avuto paura perché ho capito quanto
potesse essere distruttivo. Li odiavo e non potevo fare a meno di chiedermi
perché
le Divinità
Consorti avessero voluto creare esseri tanto meschini e pericolosi.
Poi però
venni messo alla prova. Il Dio e la Dea mi chiamarono al loro cospetto e dissero
che mi avrebbero dato l'occasione di porre fine all'esistenza dei mortali.
C'era solo una condizione che avrei dovuto rispettare: prima
di decidere se sterminarli o meno avrei dovuto passare una settimana sulla
terra con loro.
All'inizio fu terribile. Smarrito e spaventato vagai a lungo
nei vicoli di una città
sudicia dove, senza dimora né
soldi vidi il lato più
degradato dell'esistenza umana.
Poi però
col passare del tempo scorsi anche dell'altro. Vidi una donna offrire una busta
a una ragazza alla quale si era rotto il sacchetto della spesa, un signore in
posta cedere il proprio posto nella fila a un ragazzo stanco, una giovane
salutare con gentilezza un senzatetto dopo avergli portato qualcosa da mangiare
e un’altra
cedere il passo a una sua coetanea per semplice gentilezza.
Vidi quei piccoli gesti di bontà che facevano parte dell'esistenza
umana, che erano parte dell'anima di
persone che in ogni modo cercavano di andare avanti in una vita
difficile e piena di incertezze.
Mi resi conto che non ero mai stato in grado di vedere davvero
perché
osservavo tutto da lontano, con un distacco che non mi permetteva di scorgere
la vera natura della loro esistenza. Quella esperienza mi cambiò nel profondo e quando
mi presentai al cospetto delle Divinità
difesi gli umani con tutto me stesso.
Loro meritavano di continuare a vivere.
Per quei piccoli, ma importanti gesti di generosità, per quelle
piccole cose capaci di rendere un po' più belle le esistenza degli altri.
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