Buonsalve! Un racconto su come potrebbe essere un tipo di inferno
anche se sono convinta che in questo mondo al momento ce ne siano di ben
peggiori.
Erano giorni che Vincent vagava, trascinandosi in una terra
morta e violenta.
Non ricordava più
da quanto tempo si era messo in viaggio. A spingerlo era solo un violento
istinto di sopravvivenza. Lui non era uno che rinunciava, che accettava di
morire senza far niente. Era abituato a combattere. Non si era mai arreso, il
suo mestiere di avvocato non gli aveva mai permesso di farlo.
Era sempre stato spietato e questo gli aveva permesso di
sopravvivere anche... A cosa? Cos'era successo?
Non ricordava. Le uniche cose di cui era certo erano quelle
che lo circondavano. C'erano ombre nascoste tra le rovine della sua città, ombre che, rapide come
il vento, emergevano e lo ghermivano, lasciandogli profondi graffi su tutto il
corpo. Quando i graffi si rimarginavano, miracolosamente dopo poche ore, ecco
che le ombre tornavano a ferirlo e straziandolo, strappandogli la carne assieme
ad atroci grida di dolore.
Col passare del tempo aveva iniziato a provare un cieco
terrore per quelle creature diventando instabile e paranoico.
Scattava a ogni rumore e diffidava anche del più piccolo movimento.
Nonostante la paura però c'era una cosa che desiderava con tutto se
stesso: incontrare un'altra persona.
Ormai si era quasi dimenticato come si parlava, come
s'interagiva con qualcuno e desiderava davvero tanto poter tornare a comunicare
con un altro essere umano. Non riusciva a capire perché non avesse ancora
incontrato nessuno. Possibile che fosse l'ultimo uomo rimasto in vita sulla
terra? Possibile che fosse finito all'interno di un fottutissimo romanzo di
Matheson?
Si scosse, mettendo da parte le paure e riprendendo a
camminare. Senza quasi accorgersene,
raggiunse l'ingresso di un imponente cimitero monumentale. All'interno, tra le
tombe divelte, centinaia di cadaveri marcivano grondanti sangue ancora fresco.
Nella carne decomposta banchettavano migliaia di mosche e vermi bianchicci.
Poi i cadaveri si mossero. Emettendo un cupo lamento, tutti
volsero la testa verso di lui. Vincent avrebbe voluto fuggire il più lontano possibile, ma
qualcosa glielo impediva. Il suo corpo cominciò a muoversi in maniera autonoma,
trascinandolo verso il cuore del cimitero. Lì il suo cadavere sventrato lo fissò con orbite vuote.
Vincent urlò
terrorizzato mentre la sua mente e la sua anima si perdevano nell'inferno che
era stato creato per lui.
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