Buonsalve amici! Ho scritto questo racconto perché spesso un po’ di evasione serve sul
serio anche solo per non fondere il cervello.
Evasione
(racconto n.157)
Il mondo dall'alto e un qualcosa di tanto insignificante
quanto indistinto. Le città
e le persone sembrano solo figure lontane incapaci di toccarti. Per questo
adoro volare. Per me é
come rinascere. Quando le mie braccia si trasformano in ali, le mie ossa
diventano più
leggere e tutto il mio corpo si ricopre di un bruno piumaggio, io ritorno alla
vita, libero come non potrei mai esserlo altrimenti.
Nella mia vita come essere umano mi chiamo Alfred e faccio
l'autista per ricchi dirigenti che a malapena si rendono conto che c'é un essere umano a
scarrozzarli in giro per il traffico di New York.
La mia vita era una prigione, una scatola metallica con
quattro ruote bloccata tra altre scatole di metallo, senza speranza se non
quella di finire al più
presto l’ennesima,
apatica giornata lavorativa.
Poi, mentre aspettavo in macchina l’ennesimo riccone, una
zingara si fermò
davanti alla mia macchina, la fissò
a lungo e bussò
al mio finestrino. La ignorai, pensando che volesse chiedermi soldi, lei invece
si limitò
a mettere una piuma nel piccolo spiraglio aperto del finestrino.
Non so perché
ma la presi e la portai a casa. Per quanto sapessi che sarebbe stato meglio
buttarla, non potei fare a meno di tenerla con me. Da quella notte io fui in
grado di trasformarmi in un falco. La mia mente divenne in grado di staccarsi
dal corpo e assumere forma di rapace. Quei voli dello spirito riuscivano a
darmi una serenità
e una sensazione di completezza che non avrei mai sperato di poter ottenere.
La prima volta pensai fosse solo un sogno, ma quando i miei
viaggi cominciarono a ripetersi ogni notte capii che erano qualcosa di più. E se anche fossero
stati solo frutto della mia mente, perché
rinunciarvi se mi facevano stare così
bene anche da sveglio?
Da allora, per sicurezza, cominciai a tenere la piuma come una
sorta di reliquia, un tesoro che andava conservato e custodito con cura.
Quello era il segreto per potermi sentire davvero libero. Era
una nuova forza per affrontare la mia umana esistenza.
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