Buonsalve! Racconto scritto ieri notte durante una
maratona di Die Hard fatta a casa mia con alcuni amici. Buona lettura! XD
La guardia del corpo
(racconto n.171)
Jack non era certo una persona tranquilla. Il suo lavoro
consisteva nel proteggere le persone e occuparsi di tutte quelle situazioni poco
piacevoli che avrebbero potuto metterle in difficoltà. Il suo nuovo incarico
consisteva nel proteggere Natalie, una ventiseienne di buona famiglia che a
quanto pare aveva attirato uno stalker di troppo. Erano già tre giorni che si
trovava a casa della ragazza, ma a non c'erano stati segni del suo persecutore.
Cominciava a pensate che lei fosse solo un po' troppo paranoica. La mattina del
quarto giorno però Jack scorse un uomo aggirarsi per il giardino. Sembrava un
tipo distinto con l'aria di un agente di borsa o qualcosa di simile, ma la sua
espressione non prometteva nulla di buono.
Natalie lo fissò non nascondendo la propria tensione. - Che
succede?
Lui le fece cenno di tacere. In quel momento si sentì un
rumore come di un vetro che s'incrinava leggermente.
Jack fece cenno alla ragazza di star giù e si avviò verso la
porta sul retro della villa, la pistola stretta saldamente nel pugno.
Nascosto dietro una parete, osservò l'uomo aprire la porta ed
entrare in cucina.
In un attimo Jack si fece avanti e gli puntò la pistola alla
tempia. – Non muoverti.
L'uomo deglutì e alzò le mani sopra la testa.
Dopo che l'ebbe perquisito e privato della pistola che teneva
sotto la giacca, Jack decise che era il momento di sapere di più su quel
maniaco. - Avanti dimmi chi sei. Da quanto stai pedinando la mia assistita?
- Pedinando? - rise lui. – Quella puttana mi ha seguito per
mesi e mi ha truffato derubandomi di…
Ci fu un colpo assordante e un proiettile colpì l’uomo in
piena fronte spargendo ovunque sangue e materia cerebrale. Jack si voltò e vide
Natalie con un'arma in mano che lo guardava soddisfatta. - Ti ringrazio, Jack.
Senza di te probabilmente non sarei riuscita a neutralizzarlo.
Jack la guardò furibondo. - Che cos'hai fatto Natalie? Chi é
quest'uomo in realtà?
La ragazza scrollò le spalle con noncuranza. - Una delle mie
tante prede. Un delinquente che ho derubato alcune settimane fa. Di solito sono
brava a non farmi rintracciare, ma a quanto pare anche lui se la cavava.
- Perché gli hai sparato? - disse Jack restando impassibile.
- Per lo stesso motivo per cui ti ho assunto: proteggermi da
quel tipo… e magari farlo fuori prima che lui facesse fuori me. – ribatté Natalie
poi si avvicinò e gli sfiorò le labbra con un bacio. - Non te la prendere,
Jack. - gli disse avviandosi verso l'uscita. - A tutti capita di essere fregati
almeno una volta nella vita.
Quando fu all'aperto però la ragazza ammutolì vedendo la casa
circondata da poliziotti.
- Hai proprio ragione. Capita a tutti prima o poi. - disse
Jack per poi avvicinarsi al suo orecchio con aria soddisfatta. - Credi davvero
che io non raccolga informazioni sui miei clienti prima di accettare un
incarico?
- Sei uno stronzo. - ringhiò la ragazza mentre un poliziotto
l'ammanettava.
Lui si limitò a sghignazzare. - Anche su questo hai ragione.
Ora ti saluto piccola. Ho un altro lavoro da sbrigare.