Buonsalve! In questi ultimi racconti sto parlando molto di
demoni e creature oscure... Si vede che mi sta tornando il buonumore ^,.,^
Il colloquio
(racconto n.125)
Darla era nervosa. Quello per lei era il colloquio decisivo e
sapeva che non avrebbe avuto altre possibilità per ottenere l’incarico dei suoi sogni.
Se ne stava seduta su una sedia agitando le gambe
nervosamente, in attesa che il suo esaminatore arrivasse. Quando questi entrò, si alzò in piedi salutandolo
con un leggero inchino. L'uomo la osservò con sguardo affilato e
si sedette a un tavolo, unico mobile della stanza dalle pareti grigie.
- Bene signorina. - iniziò.
- Mi parli delle sue precedenti esperienze.
Darla fece un respiro. Si era preparata tutta la vita per
quello ed era assolutamente certa delle sue potenzialità. - Ho iniziato a
lavorare quando avevo sedici anni. Adescavo gli uomini con il mio fascino e li
facevo crollare ubriachi prima che potessero mettermi le mani addosso. Certo
ogni tanto alcuni resistevano e mi toccava passare la notte con loro, ma alla
fine tutti finivano con l’addormentarsi
permettendomi di svignarmela con i loro portafogli e tutto quello che avevano
di valore.
- Un talento precoce. - disse l'esaminatore con un ghigno.
- Che spero di aver sviluppato al meglio nel corso degli anni.
L'uomo esaminò
il suo fascicolo e fece un fischio di approvazione. - A quanto pare i furti
sono diventati omicidi al compimento dei suoi trent'anni.
Darla fece un cenno di assenso. - Ero incappata in un tipo a
cui piacevano dei giochetti un po' troppo perversi per i miei gusti. Gli ho
infilato un coltello là
dove lui avrebbe voluto infilarmi i suoi strumenti e l'ho guardato morire
dissanguato. É
stato il mio primo omicidio, ma di certo
non l'ultimo e non il più
divertente.
L'esaminatore chiuse con uno scatto il suo fascicolo e si alzò. – Non credo di aver
bisogno di sapere altro. Complimenti
signorina - disse porgendole la mano - lei avrà le sue ali.
Quando Darla gli strinse la mano sentì una scarica di energia
attraversarle tutto il corpo. Grosse ali nere le lacerarono la schiena
sprizzando di sangue la parete alle sue spalle.
Ali a membrana, ali di demone.
Le ali che si era conquistata nella sua precedente vita
mortale.
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