Buonsalve! Questo racconto è nato ieri, durante un incontro che
potrebbe portare alla nascita di progetto davvero speciale e che ha proprio a
che fare con le favole (non dico ancora niente, ma incrociate le dita per me).
C'era una volta una fata dei boschi di nome Lilium,
protettrice di una foresta incantata al di la delle città degli uomini. Ella accudiva il bosco e i suoi abitanti come una
madre amorevole e tutti la rispettavano come la creatura più bella e saggia sotto la
volta degli alberi. Un giorno però
la sua casa venne presa di mira da Flame, lo spirito del fuoco. Affamato, Flame
iniziò
a divorare gli alberi del bosco che la fata tanto amava, lasciando dietro di sé solo cenere e dolore.
La fata allora, vedendo la sofferenza della foresta, andò dallo spirito.
Vestita con un manto d'edera, Lilium parlò allo spirito
chiedendogli di fermarsi e di smetterla con di fare scempio degli alberi suoi
amici.
- Io sono il fuoco. - rispose lui. - Bruciare é nella mia natura.
- La tua natura é
anche di luce e calore. Sta a te scegliere cosa fare della tua esistenza.
Flame però
non gli credette. Era impossibile per lui pensare di poter essere diverso. La
fata allora creò
un magico cerchio di pietre bianche nel quale rinchiuse lo spirito del fuoco.
All’inizio
lui si dibatté,
cercando di liberarsi da quella che considerava una prigione in grado di
impedirgli di placare la sua fame.
Nel cerchio magico però
col passare del tempo Flame divenne luce per i viandanti e calore per gli
animali, nutrendosi del potere della fata che sempre vegliava su di lui.
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