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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Un segno nel mondo

sabato 17 agosto 2013

Buonsalve! Questo racconto è stato scritto perchè penso che a volte lasciare un segno nella vita di una sola persona vuol dire lasciare un segno nel mondo.

Un segno nel mondo
(racconto n.351)

Seline era una donna forte e determinata che ne aveva passate molte nella vita. I suoi genitori le avevano insegnato a non arrendersi, a essere forte e a resistere a qualsiasi difficoltà. Le avevano insegnato i loro valori e a combattere per essi e questo l’aveva trasformata in una combattente dei giorni nostri. Chiunque la conosceva non poteva fare a meno di trovarla straordinaria. Sapevano che lei era una di quelle persone che, in qualche modo, avrebbero fatto grandi cose e lasciato un segno nel mondo.
Non ne ebbe il tempo.
Stava passeggiando tranquillamente per strada quando vide in un vicolo un uomo che puntava una pistola contro una donna che dal modo di vestire sembrava essere piuttosto ricca. Il ladro la stava minacciando, imponendole di dargli tutto quello che aveva. La donna le consegnò il portafogli e si tolse tutti i gioielli tranne uno, un piccolo anello d’oro che cercò di nascondere dietro la schiena.
- Ehi! Dammi anche quello o giuro che ti sparo! – la minacciò l’uomo.
La donna iniziò a piangere. – No, ti prego! Era un regalo di mio marito. È il ricordo più prezioso che mi resta di lui!
Seline allora si fece avanti urlando contro l’uomo. Lui la guardò per un attimo spaesato, ma lei non si fermò. Si avvicinò lentamente con le mani alzate. – Senti prendi le mie cose e lasciale l’anello. Ci guadagneresti di più e lei non dovrebbe privarsi di un ricordo prezioso.
L’uomo ebbe un attimo di esitazione, ma in quel momento la donna fece qualcosa di molto stupido: tentò di scappare.
Si bloccò solo quando ci fu lo sparo. Terrorizzato per ciò che aveva fatto, il ladro si diede alla fuga. Un attimo dopo, Seline si accasciò a terra mentre una chiazza di sangue si apriva sul suo ventre. La donna la raggiunse, in lacrime. – No… adesso… adesso chiamo un’ambulanza…. Aiuto! Qualcuno ci aiuti!
Seline la guardò e sorrise. – Almeno… il tuo ricordo è salvo…
La donna cercò di asciugarsi le lacrime che le offuscavano la vista. – Perché? Perché mi hai aiutata? Io sono una sconosciuta… non conosci il mio nome, non sai niente di me…
La ragazza ebbe un sussulto, ma tornò subito a sorridere. – Perché vale sempre la pena di combattere per ciò che è giusto. Anche se non so chi sei e probabilmente non lo saprò mai, se dovessi morire sarei… felice di farlo per te…

Seline chiuse gli occhi poco dopo. Non avrebbe mai avuto l’occasione di fare molte cose, ma di certo, in un modo che nessuno avrebbe mai potuto prevedere o immaginare, aveva lasciato il suo segno nel mondo.


Pubblicato da Unknown alle 10:56  

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