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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Gelosia violenta

sabato 3 agosto 2013

Buonsalve! Questo è un racconto sulla gelosia e la rabbia che spesso ci portano a compiere azioni orribili, azioni che spesso finiscono in tragedia.

Gelosia violenta
(racconto n.337)

Non è facile fare i conti con la propria rabbia, soprattutto quando questa ci fa fare cose delle quali finiamo inevitabilmente per pentirci, qualcosa di così orribile che lo reprimiamo nel profondo del nostro essere e lo dimentichiamo per non essere costretti ad affrontarlo.
Mike non ricordava la colpa per la quale sua moglie si era allontanata da lui.  All’inizio era solo una leggera indifferenza poi però lei aveva finito con l’allontanarsi sempre di più arrivando a rivolgergli a malapena la parola. Lui aveva provato tanto a riavvicinarsi, ma lei ogni volta si tirava indietro e lo guardava con occhi spaventati anzi terrorizzati.
Col tempo cominciò sentirsi sempre più nervoso e teso per quella situazione, tanto che alla fine decise di affrontarla.  Mentre la moglie stava facendo la lavatrice, entrò in lavanderia e si chiuse la porta alle spalle. Appena se ne rese conto, la donna sgranò gli occhi e si mise a tremare.
Lui le chiese cose le fosse successo, perché avesse deciso senza alcun motivo di distruggere il loro matrimonio. Poi però lei gli urlò contro domandandogli come avesse potuto chiederglielo dopo ciò che aveva fatto.
L’uomo rimase interdetto. Non aveva idea di che cosa stesse parlando. Poi lei, piangendo, gli disse solo un nome: Nicolas.
Quel nome fece scattare un ricordo, qualcosa che aveva seppellito nel profondo del suo essere. Ciò che ricordò era un vicolo buio e tanta gelosia nei confronti di quell’uomo che, pensava senza avere però alcuna prova, si era portato a letto sua moglie. Ricordò una rabbia cieca e poi le botte, i colpi inferti con così tanta forza da mandarlo in coma. Quando lo trovarono si pensò a una rapina, ma sua moglie intuì subito chi fosse il vero responsabile. Sapeva della gelosia del marito, gelosia che per quanto ingiustificata fosse finiva sempre col dominarlo. Mike invece era rimasto talmente shockato  da ciò che aveva fatto che rimosse ogni cosa. In quel momento  venne travolto da un senso di colpa tale che rimase per un attimo paralizzato dall’orrore. Con il ricordo però riemerse anche la rabbia per il presunto tradimento della moglie. Senza dire una parola, uscì dalla stanza e andò nel suo studio.
Piangendo, la donna cercò di raggiungere l’uscita, ma lui non gliene diede il tempo. Un colpo di pistola e lei cadde a terra, riversa nel sangue. L’uomo la fissò ancora traboccante di rabbia. Il tempo di portarsi la pistola alla tempia e quella rabbia svanì assieme alla sua vita.




Pubblicato da Unknown alle 17:14  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Agghiacciante e vera...

5 agosto 2013 alle ore 10:09  

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